Malattie reumatiche, immunologiche, osteoporosi sono patologie in continuo aumento
09/02/2015Intervista al Prof. Angelo Corvetta

D. “La sua professionalità da sempre coniugata con una buona dose di pragmatismo,è ben conosciuta, le chiediamo di fare il punto sulle malattie reumatiche, sulla loro specificità e diffusione”.
R.Le rispondo molto volentieri;
Le malattie reumatiche possono essere divise in due grandi categorie:
Le seconde (di tipo infiammatorio cronico) al contrario,sono meno diffuse ma a causa della loro pericolosità e complessità rappresentano un vero problema sanitario;
Mi spiego meglio utilizzando dati statistici, in Emilia Romagna ci sono oltre 11.000 pazienti affetti da artrite reumatoide, 8.000 pazienti affetti da artrite psoriasica, 1550 pazienti affetti da spondilite anchilosante, e complessivamente altri 5.000 pazienti sono affetti da patologie infiammatorie di vario tipo(lupus eritematoso, sindrome di siogren, sclerodermia).
D. “Le siamo grati per questi dati così precisi, ma tanto preoccupanti per la loro diffusione, adesso le chiediamo a quale specialista spetta il compito di farsi carico della diagnosi e della cura di patologie così variegate”.
R.Lo specialista di riferimento è certamente il reumatologo il quale ha davanti a sè un compito arduo che può essere così codificato:
•Effettuare accertamenti diagnostici mirati e tempestivi, seguiti da una terapia che deve essere condivisa col paziente e monitorata in continuazione, anche a causa dell’alta incidenza di effetti collaterali; inoltre la terapia medica deve essere integrata con un adeguato programma riabilitativo.
•Se questo percorso non viene attuato e seguito con rigore la malattia progredisce limitando la funzionalità delle articolazioni interessate ed altera in maniera sensibile la qualità di vita del soggetto;
• Da ricordare inoltre che, col passar del tempo oltre che le articolazioni, possono essere interessati organi vitali(cuore, polmoni, reni)..
D. “Spesso la causa di queste malattie è sconosciuta, sembra comunque che il sistema immunitario abbia un ruolo fondamentale per la loro comparsa, da quello che ci dice appare chiara l’importanza dello stesso , vorremmo che ce lo illustrasse.”
R. Come è noto il sistema immunitario ha il compito di difenderci da aggressori esterni in particolare dagli agenti infettivi;
Nelle malattie infiammatorie croniche accade l’ opposto, il sistema da difensivo diviene aggressivo, non riconosce più i tessuti della persona malata e li tratta come fossero estranei; in tale maniera provoca una reazione infiammatoria che danneggia l’organo interessato, soprattutto per opera delle citochine che sono molecole che promuovono direttamente il danno infiammatorio : se questo accade nelle articolazioni vengono danneggiate tutte le strutture che le compongono (osso, cartilagine, tendini), il che nel tempo porta alla disabilità.
D. “Il quadro che lei descrive è molto preoccupante le chiediamo se ci sono farmaci in grado di curare o prevenire questo processo”
R. Negli ultimi 15 anni sono stati studiati e resi disponibili i cosiddetti farmaci biotecnologici in grado di legarsi con le citochine e di bloccarle.
Questi farmaci devono essere usati precocemente, prima che si instaurino lesioni strutturali irreversibili. Il che ci porta al tema della diagnosi precoce per la quale il reumatologo dispone di esami di laboratorio molto sofisticati e sensibili anche questi messici a disposizione dalla ricerca immunologica. Il loro impiego, assieme alla accurata osservazione clinica e alle indagini di imaging consentono di arrivare alla diagnosi in tempi brevi ed in anticipo su danni articolari definitivi.
D. “La ringraziamo, professor Corvetta, per questa brillante ed esaustiva intervista sulla diagnosi e cura delle malattie reumatiche infiammatorie, per concludere le vorremmo chiedere di esporre in maniera schematica il percorso che un paziente affetto da questo tipo di malattia deve intraprendere ed anche il ruolo del medico volto a rendere meno difficile e più sopportabile il decorso.”
R. Cercherò diessere sintetico:
• Compito fondamentale è quello di valutare il paziente nella sua interezza e complessità dando la giusta rilevanza non solo agli aspetti organici della malattia ma anche all’impatto psicologico e sociale che essa ha sul paziente e sulla sua famiglia. In sintesi è opportuno:
• Valutare l’impatto della malattia sull’efficienza dell’apparato locomotore, recuperare il danno e prevenire la disabilità;
• Impiegare correttamente i test immunologici per una diagnosi precoce;
• Utilizzare, oltre ai farmaci che leniscono i sintomi,anche farmaci immunosoppressivi che blocchino il meccanismo responsabile della malattia, ricercare e trattare manifestazioni che interessano altri organi;
•Ricercare e trattare l’osteoporosi;
•Assistere psicologicamente l’ammalato e stimolarlo a reagire.
D. “Grazie Professor Corvetta anche a nome dei nostri internauti e complimenti per la chiarezza con cui ci ha illustrato questa patologia così complessa”.
Il Professor ANGELO CORVETTA riceve tutti i lunedì e mercoledì pomeriggio presso il Poliambulatorio Valturio.
Nella giornata di lunedì effettua anche densitometria ossea con lunar, un esame molto importante per valutare lo stato di mineralizzazione dell’osso ed il rischio di fratturazione dello stesso.
per informazioni contattare la reception tramite e-mail info@poliambulatoriovalturio.it, o telefonando allo 0541-785566,cellulare335 1251822 dal lunedì al venerdì dalle ore 07.30 alle ore 20.30 orario continuato, sabato dalle ore 07.30 alle ore 13.30.
Intervista effettuata dal Dott. Fernando Santucci
Direttore Sanitario del Poliambulatorio Valturio
BREVE CURRICULUM del Prof. Angelo Corvetta:
R.Le rispondo molto volentieri;
Le malattie reumatiche possono essere divise in due grandi categorie:
- Non Infiammatorie
- Infiammatorie
Le seconde (di tipo infiammatorio cronico) al contrario,sono meno diffuse ma a causa della loro pericolosità e complessità rappresentano un vero problema sanitario;
Mi spiego meglio utilizzando dati statistici, in Emilia Romagna ci sono oltre 11.000 pazienti affetti da artrite reumatoide, 8.000 pazienti affetti da artrite psoriasica, 1550 pazienti affetti da spondilite anchilosante, e complessivamente altri 5.000 pazienti sono affetti da patologie infiammatorie di vario tipo(lupus eritematoso, sindrome di siogren, sclerodermia).
D. “Le siamo grati per questi dati così precisi, ma tanto preoccupanti per la loro diffusione, adesso le chiediamo a quale specialista spetta il compito di farsi carico della diagnosi e della cura di patologie così variegate”.
R.Lo specialista di riferimento è certamente il reumatologo il quale ha davanti a sè un compito arduo che può essere così codificato:
•Effettuare accertamenti diagnostici mirati e tempestivi, seguiti da una terapia che deve essere condivisa col paziente e monitorata in continuazione, anche a causa dell’alta incidenza di effetti collaterali; inoltre la terapia medica deve essere integrata con un adeguato programma riabilitativo.
•Se questo percorso non viene attuato e seguito con rigore la malattia progredisce limitando la funzionalità delle articolazioni interessate ed altera in maniera sensibile la qualità di vita del soggetto;
• Da ricordare inoltre che, col passar del tempo oltre che le articolazioni, possono essere interessati organi vitali(cuore, polmoni, reni)..
D. “Spesso la causa di queste malattie è sconosciuta, sembra comunque che il sistema immunitario abbia un ruolo fondamentale per la loro comparsa, da quello che ci dice appare chiara l’importanza dello stesso , vorremmo che ce lo illustrasse.”
R. Come è noto il sistema immunitario ha il compito di difenderci da aggressori esterni in particolare dagli agenti infettivi;
Nelle malattie infiammatorie croniche accade l’ opposto, il sistema da difensivo diviene aggressivo, non riconosce più i tessuti della persona malata e li tratta come fossero estranei; in tale maniera provoca una reazione infiammatoria che danneggia l’organo interessato, soprattutto per opera delle citochine che sono molecole che promuovono direttamente il danno infiammatorio : se questo accade nelle articolazioni vengono danneggiate tutte le strutture che le compongono (osso, cartilagine, tendini), il che nel tempo porta alla disabilità.
D. “Il quadro che lei descrive è molto preoccupante le chiediamo se ci sono farmaci in grado di curare o prevenire questo processo”
R. Negli ultimi 15 anni sono stati studiati e resi disponibili i cosiddetti farmaci biotecnologici in grado di legarsi con le citochine e di bloccarle.
Questi farmaci devono essere usati precocemente, prima che si instaurino lesioni strutturali irreversibili. Il che ci porta al tema della diagnosi precoce per la quale il reumatologo dispone di esami di laboratorio molto sofisticati e sensibili anche questi messici a disposizione dalla ricerca immunologica. Il loro impiego, assieme alla accurata osservazione clinica e alle indagini di imaging consentono di arrivare alla diagnosi in tempi brevi ed in anticipo su danni articolari definitivi.
D. “La ringraziamo, professor Corvetta, per questa brillante ed esaustiva intervista sulla diagnosi e cura delle malattie reumatiche infiammatorie, per concludere le vorremmo chiedere di esporre in maniera schematica il percorso che un paziente affetto da questo tipo di malattia deve intraprendere ed anche il ruolo del medico volto a rendere meno difficile e più sopportabile il decorso.”
R. Cercherò diessere sintetico:
• Compito fondamentale è quello di valutare il paziente nella sua interezza e complessità dando la giusta rilevanza non solo agli aspetti organici della malattia ma anche all’impatto psicologico e sociale che essa ha sul paziente e sulla sua famiglia. In sintesi è opportuno:
• Valutare l’impatto della malattia sull’efficienza dell’apparato locomotore, recuperare il danno e prevenire la disabilità;
• Impiegare correttamente i test immunologici per una diagnosi precoce;
• Utilizzare, oltre ai farmaci che leniscono i sintomi,anche farmaci immunosoppressivi che blocchino il meccanismo responsabile della malattia, ricercare e trattare manifestazioni che interessano altri organi;
•Ricercare e trattare l’osteoporosi;
•Assistere psicologicamente l’ammalato e stimolarlo a reagire.
D. “Grazie Professor Corvetta anche a nome dei nostri internauti e complimenti per la chiarezza con cui ci ha illustrato questa patologia così complessa”.
Il Professor ANGELO CORVETTA riceve tutti i lunedì e mercoledì pomeriggio presso il Poliambulatorio Valturio.
Nella giornata di lunedì effettua anche densitometria ossea con lunar, un esame molto importante per valutare lo stato di mineralizzazione dell’osso ed il rischio di fratturazione dello stesso.
per informazioni contattare la reception tramite e-mail info@poliambulatoriovalturio.it, o telefonando allo 0541-785566,cellulare335 1251822 dal lunedì al venerdì dalle ore 07.30 alle ore 20.30 orario continuato, sabato dalle ore 07.30 alle ore 13.30.
Intervista effettuata dal Dott. Fernando Santucci
Direttore Sanitario del Poliambulatorio Valturio
BREVE CURRICULUM del Prof. Angelo Corvetta:
- È specialista in Reumatologia, Allergologia e Immunologia Clinica, Ematologia.
- Ha ricoperto il ruolo di Professore Universitario di Medicina Interna presso la Università degli studi di Ancona e di Direttore della UO di Medicina Interna e Reumatologia presso la ASL di Rimini